Ithaka

Origini e sostegno

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Nel giugno del 2015 il Dipartimento della Sanità e Socialità (DSS) e la Divisione dell’Azione Sociale e delle Famiglie (DASF), propongono alla Fondazione il Gabbiano di riconvertire la comunità per persone con problemi di dipendenza “La Masseria” situata nel comune di Camorino, in un Centro Educativo per Minorenni (CEM). Negli ultimi anni l’aumento delle richieste di protezione di minori nei centri educativi specialistici e le lunghe liste di attesa per le domande di collocamento da parte dell’Ufficio dell’Aiuto e della Protezione (UAP), hanno portato all’esigenza di creare un nuovo spazio di accoglienza nel Bellinzonese.

Nel 2016 a Bellinzona il CEM Ithaka ha aperto i battenti, per accogliere ragazzi provenienti da famiglie fragili o al momento impossibilitate ad offrire protezione e cure ai propri figli.

Scopi e finalità

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IL CEM Ithaka promuove e tutela il benessere, la crescita e lo sviluppo dei minori, garantendo contesti di vita ed esperienze che ne permettano la piena realizzazione sulla base dei desideri, potenzialità e possibilità individuali di ciascuno. I ragazzi vengono accompagnati assicurando protezione e continuità educativa attraverso dei progetti educativi individualizzati. Il CEM aperto 365 giorni, 24 ore su 24, accoglie un numero massimo di 8 giovani minori stazionari e 4 nella progressione abitativa intermedia.

Criteri d’ammissione:

  • Il CEM Ithaka accoglie minori, dai 15 ai 18 anni prosciolti dall’obbligo scolastico (la legislazione cantonale consente, in caso comprovata necessità, di prolungare l’affidamento fino ai 20 anni compiuti). I minori collocati presentano situazioni familiari e/o personali di fragilità psicosociale.

Ambito d’intervento

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Il percorso a Ithaka è suddivisibile in tre fasi (di conoscenza, di costruzione e di consolidamento) che caratterizzano la gradualità del percorso di ogni singolo giovane collocato. La cornice iniziale strutturante entro cui stabilire gli obiettivi è data da un periodo di conoscenza, dalla creazione di un senso di appartenenza e dal rispetto di regole condivise. Nella fase di costruzione si lavora sul ripristino dei ritmi quotidiani, il sostegno e l’accompagnamento si focalizzano sulla sperimentazione e sulla realizzazione di attività socio-relazionali, formative/lavorative e occupazionali. La fase di consolidamento si riferisce agli interventi educativi e di sostegno al minore e alle famiglie che mirano a concretizzare il rientro in famiglia o la soluzione abitativa autonoma. Viene sperimentata l’autonomia del giovane e la capacità di mantenere una attività occupazionale e formativa/lavorativa.