QUAL È LA DIFFERENZA TRA CO e CO2?
È pericoloso addormentarsi con il biocamino acceso?
I prodotti della combustione sono tossici?
C’è il rischio di asfissia nel sonno?
Per rispondere a queste domande è importante, innanzitutto, chiarire quali sono i prodotti della combustione.
La combustione del bioetanolo avviene attraverso il consumo di ossigeno e l’emissione di CO2 (biossido di carbonio o anidride carbonica).

CHE COS’È LA CO2:
L’anidride carbonica, o CO2, è un gas presente in natura in grandi quantità: la emettiamo noi stessi respirando ed è parte dell’atmosfera.
Quando in un ambiente cala il livello di ossigeno e aumenta quello di CO2 il nostro organismo è attrezzato per riconoscere la situazione: è quando si dice che l’aria è “viziata”.
Se il livello di CO2 cala mentre stiamo dormendo ci svegliamo avvertendo il bisogno di cambiare l’aria della stanza in cui ci troviamo.
Ci teniamo a specificare che un caminetto a bioetanolo, generalmente, ha un’autonomia limitata a qualche ora di funzionamento.

CHE COS’È IL CO:
Il Monossido di carbonio, o CO, è invece molto pericoloso: si lega all’emoglobina del sangue al posto dell’ossigeno ingannando il nostro organismo.
Per questo motivo nessun campanello di allarme ci porta a svegliarci, con il concreto rischio di asfissia nel sonno.
Il CO viene prodotto tipicamente dalla combustione incompleta di apparecchi a gas, come stufette e caldaie, spesso causa di incidenti domestici anche gravi.
Nel caminetto a bioetanolo la produzione di CO avviene in quantità infinitesimale e quindi trascurabile.
Un ciclo a zero emissioni:
Il biocamino, inoltre, non concorre al surriscaldamento globale poiché essendo un combustibile ricavato dalla fermentazione di vegetali (canna o barbabietola da zucchero e mais) restituisce all’ambiente la CO2 a suo tempo sottratta all’atmosfera dalle piante stesse in un circuito chiuso a risultato zero.
Capirete quindi perché la risposta alle domande citate all’inizio di questo approfondimento sia NO.